Simone Guaragno

Un posto per chi crede ancora che nella vita contino le emozioni vere, quelle che nascono nelle parti più intime del cuore e non muoiono mai

21 Luglio
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LINGUAGGIO D’AMORE

Mi hanno, sempre, affascinato i fenomeni di estrema intensità presenti sulla terra.
Come non provare stupore o turbamento fissando un vulcano in eruzione o una valanga di ghiaccio o un fulmine particolarmente intenso? Chi non rimane sconvolto nell’osservare l’azione di una tempesta di sabbia o di uno tsunami? Tali eventi, purtroppo, hanno effetti di portata così devastante che, molto spesso, causano perdite umane.
Una delle manifestazioni più singolari in natura è il ciclone. Per fortuna di noi italiani, non è molto tipico alle nostre latitudini. Sarà, tuttavia, accaduto a molti di vederlo sfilare, come una star, in alcune trasmissioni televisive o nei telegiornali.
All’inizio sembra di percepire un’atmosfera serena e piacevole. In lontananza, scruti incredulo un vortice gigantesco esteso verso l’alto. Ti attraversa, in seguito, un’orda di venti collerici che spazzano tutto e si fermano soltanto in due momenti: quando sei superato e quando, in un clima surreale, sei proprio al centro di questo spettacolo, ossia nel cosiddetto “occhio del ciclone”.
Una prima analisi del fenomeno mette in luce la stranezza della vita. È incredibile come il vento sia un amabile amico che trasporta il polline o addolcisce la calura eccessiva e, al tempo stesso, sia un alito che crea esiti spaventosi.
Forse, peraltro, è giusto che avvenga ciò. È, assolutamente, normale che si contrappongano il bene e il male in una lotta eterna senza soluzione. Lo scontro prosegue su ogni terreno e ci permette di capire quanto sia prezioso il bene dalla misura di quanto sia dannoso il male.
Avverto la stessa dualità allorché si medita sull’Amore. La forza di questo sentimento è paragonabile al più intenso dei cicloni. Il suo intercedere è progressivo e inarrestabile, ti travolge con l’energia del suo nucleo che è talvolta soffio dolce e talaltra bufera fredda di litigio; gradisci, in sostanza, di essere percosso e strattonato per godere di voli straordinari e soffrire di atterraggi disastrosi.
Raggiungi la serenità, preziose e uniche volte, incontrando la persona che ti avvolge nel suo abbraccio per proteggerti dal tornado circostante. L’amore, in tal caso, si presenta irripetibile e diventa il tuo “occhio di ciclone” eterno.
Agosto 2012, tratto dal mio terzo libro “Pane e Acqua”

 
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